Come immagino saprete e come, ad ogni modo, DOVRESTE ricordare, sono da mesi impegnata nell’estenuante ricerca di posti a Londra che vendano le fette biscottate. Francesca, nei commenti a questo post/grido d’aiuto, mi aveva suggerito un’interessante alternativa: i french toast venduti da Tesco.
Ho setacciato diversi Tesco senza averle trovate, poi gli Eventi, la Vita, il Caso, eccetera hanno avuto la meglio sulla mia Missione. Insomma, mi ero rassegnata a condurre una vita fetta biscottata-free, non essendo ancora in grado di affrontare lo sbatti per imparare a farle da me seguendo le sapienti guidelines di Bratinez, o per andare ad esplorare l’off licence a Tooting Bec, come mi suggeriva Groupiedoll – che poi, tra l’altro, dopo che supero questo odioso scoglio chiamato IELTS potrei anche farlo. Ok, lo faccio. Se lo supero, lo scoglio. MA NON DIVAGHIAMO CAZZO.
Dicevo: mi ero rassegnata a condurre una vita fetta biscottata-free, ma poi ieri, nell’iper mega Tesco di Canada Water, quando mi trovavo praticamente al termine di una spesa da persona straordinariamente matura, ho trovato loro. I FRENCH TOAST. Le SIMIL FETTE BISCOTTATE.
I french toast erano lì che mi aspettavano docilmente nella corsia dei biscotti, erano lì perché in quel momento me li meritavo particolarmente, avendo appena rinunciato all’acquisto di:
- Tovaglioli delle principesse Disney
- Tatuaggi temporanei per bambine
- Smalto color giallo evidenziatore
- Matite per colorare
- Quaderno a pois
- Occhiali da Minion
- Rigogliosa pianta di adesso non ricordo cosa
- Tazza con su scritto “Her Ladyship”
- Affetta avocado.
Cioè, guardatele.
GUARDATELE.
Sono, effettivamente, la cosa più simile alle fette biscottate che sia per ora riuscita a trovare nella grande e maestosa Britannia.
Sono più piccole delle fette biscottate, ma chissenefrega (nella foto sembrano enormi, mentre invece in realtà è il piatto ad essere microscopico). Il vero Problema è rappresentato dal sapore. Non sono ancora riuscita a capire di cosa sappiano questi french toast, e dire che ne ho appena mangiati cinque uno dietro l’altro. Le uniche conclusioni che sono riuscita a raggiungere sono le seguenti:
- Sanno molto più di burro, o comunque qualcosa del genere, rispetto alle nostre fette biscottate
- Questo forse è causato dal fatto che i french toast originali si fanno con (se mi ricordo bene) un sacco di burro? O era formaggio?
- Ho un po’ di nausea.
Ho pure googlato “differenze tra french toast Tesco e fette biscottate” ma non ho trovato nessuno, NESSUNO, in grado di squarciare il velo di Maya e di illuminarci con la Verità. Per ora.
Se qualcuno SA, parli.
Se qualcuno ha visto le fette biscottate a Londra, parli.
Se qualcuno pensa che l’affetta avocado sia un attrezzo che non deve mancare in una cucina che si rispetti, PARLI.
CIAO.
ho il sospetto che tutto in gran bretagna sappia più di burro, e questo, non è necessariamente un male. detto questo, e dopo aver investito una cifra ridicola in un affetta ananas, credo che tu debba avere un affetta avocado.
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Bene. Adesso voglio affetta avocado E affetta ananas.
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La nausea è la degna punizione per non esserti piegata alle guidelines. Scherzo, ovviamente, bisogna davvero essere molto ispirati (o disperati) per mettersi lì a biscottare la roba.
Detto questo, ho un coltello da avocado ed è lo strumento più inutile che posseggo; me l’ha regalato una persona che a mala pena sa fare un uovo fritto, quindi posso scusarla. Se è questo (http://www.houzz.com/photos/5642964/Kuhn-Rikon-Avocado-Knife-modern) non comprarlo. Oddio, c’è da dire che ho un’avversione per qualsiasi attrezzo che prometta di affettare/sbucciare/tagliare in forme bizzarre il cibo, anche perché di solito non funziona. Gli unici che tollero sono il cosino per fare le palline di melone e il riga-limoni. Per il resto, un coltello affilato fa tutto quel che c’è da fare.
Comunque puoi sempre farti mandare delle fette biscottate from Italy with love, magari assieme a confezioni di pasta e pummarola, come ogni buon italiano espatriato che si rispetti.
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Ma sai che forse è simile a quello che hai postato?! Tra l’altro io SO che anche se dovessi comprarlo non lo userei mai. punto uno perché non cucino quasi mai (aspetto da non sottovalutare), punto due perché le poche volte che cucino non mi metto a fare robe troppo arzigogolate. Una volta ho ceduto e ho comprato un TEMPERACAROTE che ho usato mezza volta ammirandone la scintillante inutilità. Quando/se faccio le fette ti mando un servizio fotografico 😀 comunque sì, me le faccio spessissimo portare/inviare dall’Italia, ma volevo provare il Brivido della Scoperta in Loco.
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Ho visto questo e ti ho pensato: https://www.facebook.com/BuzzFeedVideo/videos/1746283072179234/
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BRATINEZ PER IL SOCIALE ❤
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“Leggetemi, sono tanto una brava persona” (cit.)
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Scusa ma come affetti gli avocado adesso? Rimetti in sesto la tua vita!
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Che poi io non so nemmeno come affrontargli, gli avocado!!! L’unica esperienza (traumatica) che ho avuto è stata con un avocado non ancora maturo che ci ho messo sei anni a tagliare piangendo tutte le mie lacrime e urlando MA PERCHÉ IN TV SEMBRA COSÌ SEMPLICE?
Ho poi capito che gli avocado si tagliano quando sono morbidi. Almeno penso.
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Non ho capito una cosa: perché non hai comprato tutte quelle cose?? Io le trovo assolutamente vitali, non sto scherzando!
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HAI RAGIONE. In realtà sono spinta da considerazioni di money e mancanza di spazio in casa. Smalti ne ho già 50mila, tazze da tè più di 10 e il tè in casa lo bevo solo io (chi lo spiega a tbs che abbinare la tazza al mood è fondamentale).
Però ora che ci penso almeno una cosa di quella lista me la merito dai.
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A che servono le fette biscottate quando puoi avere gli occhiali da minion?
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Sono riuscita a frenarmi perché erano taglia bambino. Anche se, ora che ci penso, certi bambini hanno la capoccia più grossa della mia!
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Non so come tu abbia trovato la forza di rinunciare allo smalto giallo. E al QUADERNO A POIS. E ai TATUAGGI TEMPORANEI. Hai la forza di volontà di un NON SO COSA (seriamente, non mi viene in mente nessuno con una forza di volontà simile. Complimenti).
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Sto respirando et inspirando cercando di sfuggire alla tentazione dei beni materiali. Ma ho già deciso che alla.prossima spesa parte l’ACQUISTONE di almeno un item della lista (che immagino si allungherà vertiginosamente)
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Io voto per il quaderno a pois. O lo smalto giallo. O entrambi (la scelta è troppo difficile).
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Devo sapere. Dove, dove per Giove, si ubicato i French toast all’interno di quel labirinto che è il Tesco?
Oggi ho guidato una mini-spedizione nel reparto biscotti ma è fallita miseramente, probabilmente perché a spesa quasi fatta si era in ipo ipo ipoglicemia.
Ps: già che siamo in tema, le mie origini para-lombarde mi impongono di trovare il riso carnaroli e NON l’aborto per il risotto. Il signor Tesco mi ha già illusa promettendo pacchi di riso Carnaroli che si sono dimostrati introvabili. Quindi non mi illudo di poter bandire i French Toast.
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Eh ma secondo me dipende dal Tesco!! In molti non ci sono… comunque oggi ho ricontrollato ed ERANO ANCORA LÌ (evidentemente sono l’unica che li compra). Corsia dei biscotti alla fine, verso le casse. Suggerisco di partire lì alla prossima spesa 😀 (Ah, un ulteriore assaggio conferma che il sapore non è il massimo -immagino siano anche pieni di schifezze, non ho avuto il coraggio di leggere l’etichetta-, ma la marmellata copre tutto). W il riso aborto 💖
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Arborio è stato automaticamente cambiato dal dizionario in aborto. San Giovanni non fa gli inganni.
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Ciao Frou, anch’io sono para-lombarda e mi dicono che il vialone nano sia una valida alternativa per il risotto. Anche se temo che questa informazione sia ancora meno utile, dal momento che ad Albione pare manchino gli essenziali per condurre una sana alimentazione italica (a parte forse nei negozi fighetti). Se volete organizzo spedizioni cumulative. E comunque sì, San Giuan fa minga ingan.
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Io non capisco ancora perché non ci siano le fette biscottate in UK (hai preso tanti pacchi di french toast? Perché potrebbe passare ancora tanto tempo prima di ritrovarle)
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Ma infatti, ma con tutto il cibo che hanno (ad es ho appena finito di sgranocchiare delle PATATINE DI QUINOA), perché non importano le fette e ci fanno felici?!?
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L’unica informazione in mio possesso riguardo alle fette biscottate è che si chiamano RUSKS, ma per trovarle del Mulino Bianco devi andare nei Deli italiani…. e le paghi 87 pound
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RUSKS
Che nome esoterico!!!!!!
Mi informo.
RUSKS
Ciao carissima 🙂
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Ciao Cara 🙂
Torno presto a scrivere neh!
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TORNA.
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Ciao! Vedo con piacere che il panico da “dove trovo fette biscottate a Londra?” non ha afflitto solo me! Pensa che io vivevo a Bermondsey ma non ho pensato a controllare se a Canada Water avessero i French Toast. Comunque, ad esempio anche da Greensmiths hanno solo French toast! Alla fine ogni tanto andavo a Piccadilly da Nonna Lina che ha le fette biscottate Mulino Bianco anche integrali (ma confermo che costano un occhio della testa!). Non ci resta che avviare una petizione per l’introduzione di fette biscottate nei supermercati UK! 😉
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Sai che non sono mai stata da Nonna Lina?!?! Prima o poi ci vado e me ne prendo un pacco da custodire gelosamente per i momenti bui.
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